Sono da due giorni a letto, ho la febbre alta causata da una tonsillite. Sono bloccata a letto perché la debolezza non mi permette altro.
E mi sento triste, tristissima.
Non per la febbre, no.
Ma perchè non riesco a prendermi cura di mio figlio. Non riesco a svegliarlo la mattina, a portarlo a scuola, a cucinare per lui, a giocare con lui, ad addormentarmi abbracciata a lui come ogni sera.
A qualcuno potrà sembrare una sciocchezza, alla fine cosa vuoi che sia qualche giorno con una banalissima febbre?!
Secondo me, invece, è una piccola-grande tragedia!
Perché qualunque sia la causa, sia essa grave o meno, per una mamma è terribile essere costretti a stare lontano dai propri figli nei gesti quotidiani.
Nei gesti che sono amore perché prendersi cura è il più grande gesto d’amore, una carezza all’anima, un diritto-dovere appartenente ad ogni mamma e che mai niente e nessuno dovrebbe impedire.
E poi come si spiega ad un cucciolo d’uomo che mamma non può e non è che non vuole stare in sua compagnia mentre piange oppure semplicemente chiede una coccola.
In questi giorni di febbre la riflessione è diventata più ampia perchè viene da se in quest’ottica il pensiero delle madri che sono costrette a stare in ospedale per mesi, a quelle che la legge vieta di fare la mamma, a quelle che sono costrette a vivere a chilometri di distanza dai propri figli per la necessità del lavoro, alle madri carcerate.
Quanto dolore, quanta amarezza e lacrime versate.
Per i bambini poi che la paura dell’abbandono è avvertita in maniera forte , sin dai primi giorni di vita che sofferenza è?!?!
Spesso hanno questa sensazione anche solo quando vengono portati e lasciati al nido o alla materna, figuriamoci il dolore con cui devono ahimè imparare a convivere per la lontananza dalla mamma.
Insomma, dobbiamo ritenerci donne e mamme fortunate solo perché abbiamo la possibilità di stare vicino ai nostri bambini, una situazione che leggiamo come scontata, ovvia ma i racconti che ascoltiamo ci dicono che non è così.
Per cui, stasera quando mettiamo a letto i nostri figli stringiamoli forte, diamo loro anche l’abbraccio che tante mamme non possono dare e sentiamoci fortunate.
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