Dopo tre mesi di vacanza e libertà, senza orari da seguire ed impegni da onorare tornare in città e ricominciare la scuola non è certo cosa semplice per i nostri piccoli.È complicato per noi adulti, figuriamoci per i bambini che perdono quasi il senso dell’orientamento. Abituarsi alla routine cittadina e scolastica è un momento delicato che va saputo affrontare con i loro occhi.
Totò è stato tre mesi al mare, a casa dei nonni, in spiaggia, in giardino, libero di giocare in ogni momento della giornata insiemi ai suoi amichetti “estivi” ai quali si è molto affezionato.
Tornare in una città come Roma e vivere la sua confusione e complicatezza non è proprio la situazione ideale per un bambino di tre anni.
E poi il ritorno a scuola, la sveglia che suona presto, le regole della maestra, torna il momento del “dovere” anche a quest’eta’.
Io ho provato a rendere questo momento più dolce possibile.
Come?
Ho fatto così:
1- Innanzitutto siamo rientrati a Roma una settimana prima dell’inizio della scuola, di modo da dare a Totò il tempo di ristabilirsi a casa sua, nella sua stanza, nel suo letto con serenità e ritrovare i suoi giochi;
2- Come secondo step gli ho fatto ricordare i luoghi belli per lui : quindi siamo stati al parco, da McDonald, ho chiamato le mamme dei suoi amici per farli incontrare, siamo andati a visitare il famoso negozio di giocattoli, abbiamo fatto colazione al bar, siamo stati più che potevamo fuori, all’aria aperta.
Per l’inserimento alla SCUOLA MATERNA, invece, sono partita da più lontano.
Già da agosto ho iniziato a parlare a Totò della scuola, che a settembre sarebbe iniziata, che si sarebbe divertito moltissimo, che avrebbe conosciuto tanti bambini e che avrebbe giocato moltissimo, fino allo sfinimento, come piace fare a lui.
Poi, appena arrivati a Roma l’ho portato a fare un giretto in macchina nei pressi della scuola così da farlo familiarizzare col luogo. Dopo la parte più bella: lo shopping. Ha scelto il suo zainetto da supereroe con bicchiere abbinato, of course! E poi le scarpe nuove, quelle “per la scuola”, come facevano i nostri genitori. Ovviamente abbiamo scelto quelle più veloci del mondo, quelle che la pubblicità dice “con le scarpe ASSO tutto è uno spasso…”, mica pizza e fichi!
Dopo questo pacchetto di entusiasmo Deluxe Totò giovedì 15 settembre si è svegliato presto si, ma carico come una bomba per affrontare il suo primo giorno di scuola materna. E non è andata affatto male.
La vita, insomma, è più semplice di quello che immaginiamo . Che bastano buonsenso e semplicità per risolvere o affrontare le situazioni, anche quelle che appaiono più complicate, insormontabili.
E quando si tratta di bambini ricordiamo sempre di rendere una favola quello che potrebbe spaventarli, di vivere con fantasia più che possiamo per fargli capire che la vita è bella e che a tutto (o quasi) c’è un rimedio.
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