Dopo anni di buoni propositi, di “lunedì prossimo inizio”, dopo una gravidanza, dopo che mio fratello (lo sportivo) mi ha ripetuto ,con faccia schifata ,all’inverosimile che ho i muscoli atrofizzati , ieri ho varcato la soglia di una palestra. Ci sono riuscita.
Non ci sono più scuse: Totò puo’ stare con la nonna per un’ora, io per il momento non ho super impegni pomeridiani, ho pure il personal trainer di famiglia! ?
Anche perché le mie ginocchia hanno deciso di non funzionare bene come prima, la muscolatura non è pervenuta.
Il corpo ad un certo punto nella vita parla con messaggi chiari, inconfutabili.
Ho pure intenzione di tenermi stretto il mio Mauro, prima che inizi a guardare le ventenni toniche. In questo caso però , pensandoci bene, dovrei cambiare sport e fare arti marziali o pugilato per affrontare la situazione. ?
Insomma, alla fine mio fratello mi ha preso a braccetto, ho messo le mie Nike, ho fatto pace col cervello e via.
Due sono le cose: o vado, o vado. La questione è chiusa.
Ora metto alla prova la mia buona volontà.
“Riusciranno i nostri eroi …?”
Io intanto inizio col pensiero che la volontà è la vera artefice della nostra vita e schiaccio replay, poi ancora replay e ancora.
E non dimentico certo che una madre è in grado di fare tutto, dire tutto forse sminuisce, è capace di fare l’impossibile, il possibile è poco.
Niente è veramente impossibile ad una madre.
Ed io posso mai deporre le armi di fronte ad una innocua palestra??? Naaaaaaa!
La riflessione è servita.
Sono andata in palestra, mi sono allenata con impegno e sono andata via soddisfatta.
E domani ci ritorno!
Cara palestra, non ti temo più.
To be continued…..
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