Abbiamo finito il liceo da molti anni, ma continuiamo a dare inizio al nuovo anno a settembre.Facciamo ripartire tutto da settembre come se fosse l’1 Gennaio.
Anche se le vacanze le abbiamo fatte a luglio.
A settembre, insieme alla scuola, facciamo ripartire i nostri pensieri che vorremmo tramutare in progetti e programmi.
Si spera e si aspetta il meglio, ci diamo una carica da motore a benzina (almeno nella testa) e via. Con le prime piogge vorremmo spazzare via il vecchio, quello che non vogliamo più o che mai avremmo voluto e la prima aria fresca ci dà idea di novità, di cose fresche, leggere. Come se ci fosse una spinta della natura che ci accompagna in una nuova direzione, una nuova dimensione che conserva solo il bello di quello che c’è stato.
Io però, lo ammetto, ogni settembre è come se la mia testa fosse dentro un pallone che rimbomba ogni volta che provo a pianificare la mia vita, quella di mio figlio, della casa e tutto il resto.
Questo mese resta un dilemma che io puntualmente, ogni anno, non riesco a risolvere come vorrei. Penso delle cose, poi ne faccio altre e poi altre ancora. Insomma, non finisce mai come avevo programmato, come avrei voluto. È una lotta con me stessa e spesso contro me stessa. Ogni tanto vinco, il più delle volte perdo. Sarà l’ansia, la paura, gli errori di valutazione, non lo so’. Grazie a Dio però alla fine arriva sempre un rimedio per tutto,perché tutto si può mettere a posto. Quindi, lo dico a me, lo dico a voi: vietato disperarsi se le cose non vanno per come avremmo voluto.
L’importante è che vanno, stop.
L’importante è che tiriamo dritto.
L’importante è che se inciampiamo, l’attimo dopo ricominciamo a correre.
È la vita che va così e noi cerchiamo di stare al suo passo.
Senza prenderci troppo sul serio.
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