Ieri, poco dopo aver scattato questa foto, dopo la gioia di aver ricevuto da zia Vale 3 kg di Nutella, la sua amatissima cioccolata, dopo un salto finito male sul divano siamo corsi in ospedale per una lussazione del gomito.
Chi è genitore lo sa che non esiste dolore più grande che vedere soffrire il proprio figlio, poi quando sono così piccoli, indifesi ed incoscienti di ciò che gli accade intorno è davvero uno strazio. Noi che quando i nostri figli hanno la febbre gli tocchiamo la fronte 350 volte in un’ora, che quando fa freddo li copriamo all’inverosimile, che quando tossiscono per noi è una pugnalata al cuore. Non so se mi spiego.
Mentre ieri lo vedevo piangere dolorante col braccio che penzolava mi sentivo svenire dal dispiacere, ma dovevo farmi forza perché sono madre, perché lui può contare solo su di me, perché devo doverosamente avere la forza ed il coraggio di una leonessa oggi e per tutta la vita. Sono madre e questo viene prima di tutto. Anche del mio dolore e delle mie paure. Io non esiste, esiste lui. Non sapevo di essere in grado di affrontare alcune cose fine a quando è nato lui. E devo dirgli grazie. La consapevolezza di quello che sono la devo a lui, mio figlio.
Grazie a Dio, ieri è finita nel migliore dei modi. Dopo un’ora di dolore, un ortopedico con una manovra velocissima ha rimesso il gomito al suo posto. Dopodiché, come per miracolo, il piccolo non aveva più nulla.
L’ortopedico mi ha spiegato che, nei bambini fino a 5/6 anni, capita spesso perché le ossa ancora non sono abbastanza robuste. Quindi mamme e papà, stiamo attenti a toccargli le braccia nella maniera giusta. È vero che ci vuole anche la giusta dose di fortuna perché i bambini, si sa, sono imprevedibili.
Allora in bocca al lupo e buona vita a tutti , genitori e figli!
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