Dopo il reddito di cittadinanza ecco il reddito di maternità .
Di cosa si tratta?
Di 1000 euro al mese per le donne che scelgono di fare le mamme a tempo pieno. Una proposta di legge di iniziativa popolare proposta dal coordinatore nazionale del Popolo della Famiglia, Mirko De Carli.
Per la proposta sono state raccolte circa 50mila firme che saranno depositate in Parlamento.
Si tratterebbe di una somma mensile che durerebbe otto anni e che ripartirebbe alla nascita di ogni figlio.
Dal quarto figlio, poi, o con la presenza di disabilitá lo stesso diventerebbe un vitalizio. Il costo di questa misura è stimato circa tre miliardi ogni anno e troverebbe spazio nel fondo del Consiglio delle pari opportunità del triennio 2020-2022.
Ma tra l’annunciare ed il fare c’è di mezzo l’immensitá.
Io resto perciò dubbiosa e non solo sull’effettiva realizzazione della misura.
Perché se da un lato è vero e giusto che se una donna sceglie liberamente di voler fare solo la madre nella vita lo Stato deve necessariamente aiutarla concretamente , ma dall’altro quando una donna decide di essere madre e non rinunciare alla propria carriera deve altresì poter contare sull’ausilio di un welfare moderno e strutturato come già avviene in altri Paesi europei, come ad esempio in Francia.
Per cui, va benissimo il reddito di maternità ma non basta, è troppo poco, è solo un piccolo tassello, un primo intervento che apre ad un cambiamento sostanziale su un tema importante, quello della maternità che va sostenuta e garantita . Ma un Paese civile e moderno deve anche doverosamente garantire alle donne il diritto a lavorare senza rinunciare a costruire una famiglia.
L’italia necessita , da troppo tempo ormai, di un intervento strutturato rivolto alla maternità e alla famiglia, i bonus non servono a nulla.
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